corso di pilates

Cosa devi sapere prima di iscriverti ad un corso di Pilates

Finalmente hai deciso deciso di iscriverti in palestra e, di fronte alle mille proposte ti sei imbattuto nel corso di Pilates.

Oppure ne hai sentito parlare da amiche, o hai sentito che la tale vip si mantiene in forma con questa disciplina e hai deciso di provarla, o magari te l’ha consigliata il medico.

Qualunque sia il motivo, hai fatto davvero un’ottima scelta!

Sono veramente tantissimi i benefici che si possono trarre, però, per non arrivare impreparato ci sono anche delle piccole cose che dovresti sapere prima di iscriverti ad un corso di Pilates: ecco qualche consiglio per affrontare nel modo giusto questo metodo.

Cominciamo:

1- studio di Pilates o palestra?

E’ vero, io sono di parte, ma cercherò di essere il più obiettiva possibile, promesso.

In palestra si trovano tantissime attività diverse e anche i macchinari, quindi se vuoi puoi abbinare il Pilates ad un altro corso o alla sala pesi. Questa è un’ottima soluzione se ti trovi bene nella palestra che frequenti o se vuoi combinare più discipline, solitamente rispetto ad uno studio di Pilates c’è più libertà con gli abbonamenti e nella frequenza (spesso sono open).

Niente pesi o musica alta nello studio di Pilates dove, al contrario, si trova un ambiente tranquillo, spazi ampi, piccoli attrezzi (palline, ring, elastici..) oppure quelli grandi (reformer, cadillac, chair ecc..). Ovviamente è un ambiente predisposto per il Pilates e anche l’atmosfera è diversa rispetto a quella della palestra, più tranquilla e rilassante.

2- è un metodo

Sì, il Metodo Pilates non è come un corso di aerobica o zumba o altro, perchè? da cosa si differenzia?

Perchè è un lavoro sempre in crescita, è un continuo apprendimento.

Mi spiego meglio.

Ci sono alcune attività che si possono cominciare in qualsiasi momento dell’anno e che si fanno tranquillamente senza una preparazione di base specifica e altre (come il Pilates appunto) in cui si deve partire proprio dalle basi per poi crescere man mano.

Solitamente si parte con un lavoro di propriocezione (percezione e conoscenza del proprio corpo, che non è così scontata) e del respiro (che nel Pilates è un principio fondamentale).

Queste sono le basi che bisogna apprendere molto bene per poter svolgere via via gli esercizi più complessi.

Viene da sè che non si può frequentare saltuariamente: fare lezione una settimana, stare a casa un’altra e così via, bisogna essere costanti per avere dei risultati.

Per questo motivo consiglio a chi vuole iscriversi ad un corso di cominciare all’inizio dell’anno (di solito fine settembre) e non a gennaio che il programma è già avanti.

3- corso di Pilates o lezioni personal?

prima di cominciare i corsi faccio una lezione di prova dove, chi è interessato, può farsi un’idea di come può essere il Pilates. Poi, con una chiacchierata conoscitiva, valuto assieme al cliente lo stato di salute e gli obiettivi da raggiungere.

Chi non ha grossi problemi di salute può iniziare subito con il corso.

Chi invece, ha esigenze particolari, consiglio di iniziare con qualche lezione personal per apprendere meglio le posture corrette e adattate alle sue problematiche.

Oltre a ciò, vi è anche la questione tempo. I corsi sono organizzati con giorni e orari fissi, e spesso anche con posti limitati; nelle lezioni personal invece, si prende appuntamento e ovviamente, hanno un costo maggiore.

4- ci vuole tempo

Chi arriva da altre attività oppure chi non è abituato ad ascoltare il proprio corpo, all’inizio si trova spaesato e ha difficoltà nel capire alcuni movimenti.

E’ tutto normale, non farti scoraggiare da ciò, ci siamo passati tutti!

Respirazione diaframmatica, ombelico risucchiato, attivazione dell’addome, srotolamento della schiena ecc.. per me erano arabo all’inizio!

Ma non ho desistito.

Nel Pilates (e per conoscere sè stessi) ci vuole tempo e pazienza, a volte mesi, altre volte anche più, perché ognuno è diverso dall’altro e anche i tempi di apprendimento e di conoscenza del corpo sono diversi.

Ma i risultati sono favolosi, si entra in contatto con sè stessi e si inizia ad avere il più minimo controllo del proprio corpo. Non ci si muove più senza coscienza del movimento ma con più precisione.

E, non da ultimo, tanti fastidi e dolori che si avevano prima di cominciare Pilates, piano piano si attenueranno o addirittura spariranno.

5- non è tutto addominali e glutei

Quando una persona entra nel mio studio per avere delle informazioni sui corsi di Pilates, lo metto subito in chiaro: non è tutto addominali e glutei, come spesso è nell’immaginario collettivo.

Se sta cercando questo, la invito a rivolgersi altrove perché ha sbagliato disciplina.

Pilates non è tonificazione!

Svolgendo regolarmente Pilates, si va a rinforzare i muscoli di tutto il corpo affinché sia più funzionale, si rinforzano i muscoli della schiena e dell’addome per avere una postura migliore, si lavora sulla fluidità dei movimenti per essere più armoniosi ecc.. il lavoro sul tono muscolare del Pilates è un mezzo per raggiungere un obiettivo: stare bene.

Il Pilates è nato come una ginnastica posturale, i suoi benefici sono tantissimi (ho scritto un post a riguardo, leggilo qui), ma avere come obiettivo addominali scolpiti e glutei d’acciaio non deve essere la priorità per seguirne un corso.

Il Pilates è un lavoro totale, per ritrovare l’equilibrio di corpo e mente, è davvero un metodo completo, io (ovviamente) lo adoro!

6- cosa portare e come vestirsi ad un corso di Pilates

Il Pilates è una disciplina economica in fatto di attrezzatura e abbigliamento.

Leggings e una maglia vanno benissimo. Gli abiti non devono essere ne troppo stretti ne troppo larghi per non intralciare i movimenti e per permettere all’insegnante e a te stesso di controllare le posture.

Niente scarpe ma calzini antiscivolo o piedi scalzi.

Se i capelli sono legati, è bene verificare che non diano fastidio quando si eseguono gli esercizi in posizione supina e che non vadano a modificare la postura della testa.

Troppi gioielli sono da evitare perché potrebbero rovinare materassini e attrezzi.

Di solito ci si porta il materassino personale (ma chi non ce l’ha è lo studio a fornirlo) ed eventualmente un asciugamano per adattare alcune posizioni.

Gli attrezzi (palline, ring, elastici ecc..) vengono dati dallo studio.

E’ consigliata una borraccia d’acqua per idratarsi durante l’allenamento.

Qualche consiglio in più:

Puntualità:

è importante arrivare puntuale o qualche minuto prima per non saltare i primi minuti della lezione, dove si fa la respirazione e gli esercizi di riscaldamento. Questi passaggi sono fondamentali per preparare il corpo agli esercizi successivi ed evitare di farsi male. Inoltre arrivare in ritardo disturba la classe e l’insegnante.

Informare sulla propria salute:

bisogna informare l’insegnante di qualsiasi fastidio, intervento chirurgico, ernia, infortunio e altro dolore, in modo tale da permettergli di adattare gli esercizi il più possibile e di fare un buon lavoro con voi.

Spero di esserti stata d’aiuto con questo post e che tu abbia le idee più chiare per scegliere il Pilates come tua nuova disciplina.

Se vuoi maggiori chiarimenti, non esitare a contattarmi!

A presto

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