Le cicatrici
Probabilmente ti starai chiedendo per quale motivo ho deciso di fare un articolo sulle cicatrici.
Te lo spiego subito.
Le cicatrici sono molto importanti e possono portare a scompensi e a squilibri posturali, lo sapevi?
In questo articolo ti spiegherò che cosa sono e come trattarle per evitare problemi.
Che cosa sono le cicatrici?
Quando ci feriamo (o operiamo) il corpo produce un tessuto fibroso per riparare le ferite attraverso cellule specializzate.
Le cicatrici possono distinguersi in diverse tipologie in base al processo di cicatrizzazione che può essere normale, ipertrofica o atrofica..
– cicatrice normale: la pelle è liscia e il colore è leggermente più chiaro rispetto al resto della pelle , non vi sono peli né ghiandole;
– cicatrice ipertrofica: il tessuto che si forma è duro, rossastro e ingrossato, speso è associato a dolore o prurito;
– cicatrice atrofica: non viene prodotto abbastanza tessuto cicatriziale e le cicatrici risultano avvallate
Ecco in linea generale le tipologie di cicatrici, ma lo sai che esistono anche le aderenze cicatriziali?
Esse sono un grave problema e complicanza degli interventi chirurgici con il taglio della cute.
Sono composte da fibre elastiche bianche o gialle e di solito si formano in seguito ad una sutura non troppo perfetta, ciò determina la formazione di fibronectina, una sostanza che “incolla” i tessuti.
La maggior parte delle aderenze si forma nell’addome (es. dopo un taglio cesareo) o nella spalla o ginocchio (qui le aderenze limitano proprio il movimento).
Immagina di tagliare un vestito e di ricucirlo, inevitabilmente si creeranno pieghe, tutta la stoffa viene tirata verso la cucitura. E’ quello che avviene anche nel nostro corpo: creandosi le aderenze, il movimento è limitato.
Gli studi hanno dimostrato che aderenze e cicatrici a livello dell’addome possono provocare: problemi intestinali, stitichezza, lombalgia (sì, molti mal di schiena sono provocati dalle cicatrici nella pancia).
Cicatrici e postura
Ritorniamo al motivo di questo articolo, il mio obiettivo non è spiegarti che cosa sono le cicatrici, ma perché è importante trattarle.
La nostra pelle, oltre ad essere l’organo più esteso del corpo, è un fondamentale recettore del sistema tonico posturale, viene da sé che la presenza delle cicatrici possa disturbare i recettori.
Le cicatrici patologiche ( cicatrici che non guariscono mai completamente e che disturbano la trasmissione delle informazioni dell’organismo) possono portare a:
– squilibri posturali: una cicatrice stirata può alterare il sistema tonico posturale
– squilibri fasciali e muscolari: alterando l’equilibrio
– squilibri linfatici: può ostacolare il flusso linfatico in quella zona e di conseguenza la circolazione
– squilibri metabolici: anche solo sfiorando una cicatrice patologica può causare alterazioni della percezione con secrezione di adrenalina. Se la cosa diventa cronica, ci sono conseguenti problemi come l’obesità, perché l’adrenalina ha azione iperglicemizzante e porta ad assumere più carboidrati
– squilibri psicologici: per molte persone la cicatrice è un trauma o un disagio profondo. Le cicatrici diventano addirittura intoccabili dal dolore che la persona avverte.
La cicatrizzazione
Abbiamo visto che le cicatrici non sono tutte uguali, ma in realtà questo è influenzato dalle caratteristiche della persona, dalla tipologia della ferita e dalla zona.
Una ferita può far fatica a cicatrizzarsi perché magari ci sono problemi di circolazione, sanguigna, infezioni, patologie o l’assunzione di alcuni farmaci.
Oltre a ciò bisogna aggiungere il lavoro del chirurgo nella sutura, alla grandezza della ferita e i tessuti che vengono lesi.
Generalmente in assenza di fattori che possono portare a problemi di cicatrizzazione, la ferita si chiude in 10-15 giorni, dopo questo periodo vengono tolti i punti, ma la ferita è ancora morbida e non ancora del tutto chiusa. Ci vorranno altri 15 giorni per la caduta delle crosticine.
Attenzione però, l’assenza di crosticine non indica la guarigione della ferita, per una guarigione completa ci vorranno almeno 6 mesi!
Cosa fare
Le cicatrici non si possono eliminare, però si possono migliorare.
come accennato prima, è molto importante per la fuoriuscita di una bella cicatrice, il lavoro del chirurgo. Poi bisogna rispettare i tempi fisiologici di guarigione delle ferite, resistendo alla tentazione di togliere le crosticine, ma aspettando che vengano via da sole. Poi ci si può avvalere di creme e massaggi (un ulteriore intervento chirurgico per migliorare la cicatrice è proprio l’ultimo trattamento a cui ricorrere).
Il massaggio della cicatrice
Sempre sottovalutato, quasi mai consigliato dai medici, è in realtà l’unico strumento che si ha per migliorare visibilmente la cicatrice.
Il massaggio è davvero molto importante. Con la sua funzione, va ad apportare più ossigeno, e quindi più sangue ai tessuti, la cicatrice si rimargina prima e risulta più morbida.
Si comincia appena la ferita guarisce e, in base all’entità, si può continuare fino ai 6 mesi.
Devi svolgerlo tutti i giorni per ammorbidire la cicatrice e per fare in modo che la cicatrice patologica non diventi un problema per la postura.
Affidati ad un terapista esperto, oltre a fare il trattamento, ti spiegherà come continuarlo a casa.
Il massaggio consiste in una serie di impastamenti, pizzicamenti e stiramenti.
Se te lo stai chiedendo, no non è un massaggio piacevole, specialmente all’inizio.
Esistono inoltre, in commercio, delle creme cicatrizzanti da utilizzare prevalentemente nei primi giorni dall’intervento, essa serve per tenere morbida la cicatrice e fare in modo che scurisca.
Ricordati in estate di utilizzare sempre la crema solare con protezione molto alta (50 spf) è molto importante per proteggere la cicatrice ed evitare che scurisca.
Vuoi una consulenza o un trattamento per la tua cicatrice? chiamami o vieni a trovarmi presso lo Studio Eira!