Ottobre rosa: Pilates e tumore al seno
Il tumore al seno è il principale tipo di tumore nelle donne.
Scrivo questo articolo perché sono orgogliosa di aver appena finito un corso di aggiornamento sul Pilates per donne operate di tumore al seno.
Era un corso che volevo frequentare da qualche tempo e finalmente ce l’ho fatta!
Credo veramente che il Pilates possa aiutare le donne che sono state operate al seno a recuperare il naturale movimento del braccio e del corpo.
Non starò a dilungarmi su che cos’è e quali sono i trattamenti per il tumore al seno perché non sono cose di mia competenza.
Sono qui a spiegare perché è importante fare esercizio fisico mirato dopo il trattamento chirurgico e la riabilitazione.
Attività post riabilitazione
L’intervento chirurgico lascia una traccia importante: si perdono il range di movimento, la forza nel braccio operato e spesso è accompagnata da sindrome dolorosa.
Tutto ciò comporta a una limitazione dei gesti quotidiani quali chiudere la portiera della macchina, cucinare, vestirsi ecc..
Il dolore e il poco range di movimento portano ad un uso molto limitato del braccio aggravando la situazione a livello funzionale
L’esercizio fisico per le donne che hanno subìto un’ operazione al seno rappresenta un importante momento rieducativo: sia per un completo recupero funzionale sia per un lavoro di prevenzione.
“Le linee guida dell’American Cancer Society” raccomandano alle donne operate di tumore al seno di praticare almeno 150 minuti di attività fisica a settimana.
Questo migliora la condizione fisica generale e permette di sentirsi bene andando a diminuire il rischio di recidive.
Molte persone potrebbero avere paura ad approcciarsi all’attività fisica dopo un intervento così importante, ma studi recenti hanno dimostrato che in realtà è sicuro e porta a grandi miglioramenti nella qualità della salute.
L’esercizio aiuta nel funzionamento delle attività quotidiane, fa diminuire il dolore, e si hanno grandissimi miglioramenti a livello psicologico (miglioramento dell’umore, minor stress e ansia, riequilibrio psico-fisico).
Un esercizio studiato e mirato riduce il rischio di recidiva, riduce l’affaticamento correlato al tumore e alle terapie, diminuisce la nausea e l’edema.
Per tutti questi motivi chi lavora con persone operate di tumore dovrebbe aggiornarsi nello specifico e non inventarsi il lavoro da fare al momento.
Una volta appurata l’importanza dell’esercizio fisico, occorre capire quale tipologia di esercizio fare.
Perché il Pilates aiuta chi è stato operato di tumore al seno?
Il Pilates è un’attività particolarmente indicata perché è sicuro, dolce e a basso impatto, quindi si rischiano meno colpi e spostamenti bruschi rispetto ad altre discipline.
Ovviamente, pur essendo il Pilates una disciplina con movimenti controllati, in alcuni casi può essere pesante: è per questo che bisogna approcciarsi con un Pilates adattato al problema.
La verità è che il Pilates si presta a tantissime problematiche e patologie proprio perché, per sua natura, si adatta alle varie tipologie di corpi facendoli lavorare totalmente e in armonia.
La grande varietà di esercizi permette di iniziare con un lavoro delicato e dolce, aumentando gradualmente l’impegno e il lavoro, personalizzandolo il più possibile alla persona.
Il lavoro si concentra sull’aumentare la forza e la flessibilità, senza dimenticare il miglioramento della coordinazione, dell’equilibrio, della concentrazione e del rilassamento mentale.
Il miglioramento delle funzioni linfatiche, circolatorie e del metabolismo è indubbio ed è di grande importanza riattivarle dopo un’ operazione.
Nella fase iniziale si lavora sulla respirazione perché la chirurgia, molto spesso, va a compromettere i muscoli che aiutano nella respirazione. Questo causa una rigidità di movimento alla gabbia toracica e una respirazione limitata.
Oltre a questo, ricordo che la respirazione aiuta la linfa a scorrere con fluidità evitando il ristagno e favorisce il rilassamento riducendo le tensioni.
Si lavorerà poi sul recupero del range di movimento del braccio che sarà limitato, a causa del tessuto cicatriziale, con mobilizzazioni del cingolo scapolo omerale.
Questo sarà sempre un lavoro dolce e graduale in base alla persona.
Si recupererà la forza del braccio operato, ma si lavorerà anche sul movimento e sul rinforzo di tutto il busto ( schiena, addome e torace) perché subiscono un forte indebolimento.
Assetto posturale
Da non dimenticare il lavoro sulla propriocettività ( che spesso si perde a causa di lesioni a tendini e nervi derivanti dall’operazione) e sulla postura. Le donne che subiscono una mastectomia cambiano il loro assetto posturale: tendono a portare avanti le spalle e ad assumere un atteggiamento cifotico (zona dorsale più accentuata).
Questo assetto posturale porta ad avere forti tensioni e dolori a livello del trapezio (collo) e sulla schiena. Bisognerà quindi lavorare per riportare una situazione di equilibrio con esercizi di allungamento e specifici per alleviare le tensioni muscolari.
Oltre ai problemi posturali che può causare la mastectomia, ci sono anche quelli che derivano da una ricostruzione.
Per fare la ricostruzione, infatti, vengono utilizzati pezzi di altri muscoli (quali trasverso dell’addome, gran dorsale e retto dell’addome).
Ciò comporta ad un indebolimento di questi muscoli ed ulteriore tessuto cicatriziale, con conseguenti dolori e assetti posturali sbagliati.
Con l’aiuto del Pilates si va a ristabilire l’equilibrio posturale, rinforzando il trasverso dell’addome e tutti i muscoli del busto, donando così al corpo l’armonia e l’equilibrio che sono stati persi.
Con il Pilates si può lavorare in sicurezza sia sui grandi macchinari che a corpo libero.
Io personalmente preferisco lavorare a corpo libero, o con l’aiuto di piccoli attrezzi (quali palline, elastici ecc).
Il perché è semplice: sono convinta che bisogna adattare il Pilates alla vita di tutta i giorni (e non tutti hanno a disposizione i grandi attrezzi!), così da poter insegnare degli esercizi facili e sicuri alla persona da poter eseguire a casa.
Il Pilates è un lavoro per tutte le donne che desiderano stare bene e che vogliono ritrovare l’armonia con il loro corpo.
Se hai domande vieni a trovarmi in studio: Studio Eira, viale stazione 12 Loreo (Ro).